George una volta andò in un bar svedese che gli piaceva, e sedette a un tavolo a godersi una serata oziosa. Al tavolo accanto notò una coppia bella e molto raffinata: l'uomo affabile e vestito elegantemente, e la donna tutta in nero, con un velo sul viso splendente e dei...
Schiacciare un bottone per ottenere tutte le informazioni... è un'illusione. E' un illusione quella di poter fare un reportage stando a tavolino, perché non senti l'odore delle cose.
Il terzo e più misterioso concetto di nonassolutezza sta nella relazione tra il numero di voci del conto, il costo di ciascuna voce, il numero di persone al tavolo e cosa essi ritenevano di dover pagare. (Il numero di persone che hanno portato del denaro è un semplice sottofenomeno).
Cit.
La vita,...
Sono una perfezionista a livello esagerato. Un amico ha aperto il mio armadio e mi ha detto impressionato: "Questo armadio appartiene ad un serial killer". Tutte le magliette sono ordinate secondo il colore: bianche, grigie e blu. Le grucce guardano tutte verso la stessa direzione. Ho anche la mania del...
Quando conobbi Al Bano stavo cenando al Dollaro, un ristorante milanese che costava 660 lire, l'equivalente di un dollaro appunto. Invece degli spaghetti, il cameriere portò una chitarra e cominciò a cantare. "Che voce!", pensai. Di giorno Al Bano lavorava alla Breda, la sera ai tavoli. Gli dissi di venire...
Il primo numero non assoluto è il numero di persone per cui si riserva un tavolo. Tale numero cambia durante le prime tre telefonate al ristorante, e non sembra avere relazione alcuna con il numero di persone che effettivamente si presenta, o a quello che si aggiunge dopo lo spettacolo/partita/serata/party,...
Ritrovava intorno a sé un'Italia che credeva morta per sempre, l'Italia di quando era ragazzo, l'Italia del popolo e dei bambini, dei cani randagi, delle fiere di paese, dei banchi dei venditori di frittelle e di fusaglie, l'Italia del gioco dei birilli, delle processioni, delle scampagnate, e dei ciechi che...
Il mio nome, la mia carriera, adesso tutto è in gioco, a un tavolo dei dadi dove nessuno vince. Tutto ciò che ho conquistato, tutto ciò per cui ho lavorato, potrebbe presto non significare più nulla.
L'uomo arriva a diffidare della parola, pende da un sapere presunto. Il voto rimpiazza la discussione, la cabina elettorale il tavolino del caffè. Il cittadino si siede dinanzi allo schermo e tace.