Qualsiasi debito verso lo Stato è stato ripagato in Italia, non voglio ricevere un grazie, ma non accetto che mi si dica che chiedo assistenza finanziaria.
Dobbiamo giocare una partita in un mercato che non conosce il concetto dell'etica. Se non ci saranno le condizioni per giocarla, se ci saranno dei blocchi politici, finanziari o economici, la Fiat sposterà la sua partita da qualche altra parte. Oggi è in grado di farlo. La mia non è...
Ho una paura: che il gruppo Fiat dopo i buoni risultati ottenuti cominci a sedersi. Ho individuato qualche sintomo. Qua e là. Un malessere durato poco, ma che pure c'è stato. Ma a tutti dico, attenti. A chi si siede io gli tolgo la sedia di sotto.
Ho detto agli americani: vi vendo l'auto o mi pagate per non prenderla. Ho capito che Gm non era pronta a gestire la Fiat. Non voleva contaminazioni che l'avrebbero fatta morire. Quella dei preliminari è stata la fase più complicata, una partita a poker, una lunga e logorante battaglia di...
Ai miei collaboratori, al gruppo di ragazzi che sta rilanciando la Fiat, raccomando sempre di non seguire linee prevedibili, perché al traguardo della prevedibilità arriveranno prevedibilmente anche i concorrenti. E magari arriveranno prima di noi.
La Fiat ha sempre avuto una parte importante in tutto ciò che è accaduto in Italia. Dovevamo risanare industrialmente l'azienda o l'azienda non ci sarebbe più stata. Non avevamo più giochetti da fare, nessuna carta da mettere sul tavolo. Dovevamo fare in modo che la gente tornasse a fidarsi di...
Abbiamo investito nel mestiere con una disciplina quasi calvinista, abbiamo restituito la dignità del lavoro alla gente degli stabilimenti che erano stati quasi completamente abbandonati. Per un mese sono andato ogni domenica a Mirafiori. Era come una casa dimenticata dalla sua famiglia, i costumi da bagno sbattuti assieme agli scarponi...