Quando, bambino, vidi la fine della Seconda Guerra Mondiale, dopo averne vissuto gli orrori, ero certo che non ci sarebbe stata mai più un'altra guerra. Passarono gli anni e mi accorsi che persino coloro che, come me, quegli orrori avevano vissuto, li stavano, dimenticando. La natura umana è più propensa...
Anche i romanzi gialli che vogliono solo divertire, e per ciò cercano di evitare complicazioni sociologiche, infine raccontano una società che sarà falsa, ma che corrisponderà alla società nella quale lo scrittore è nato e gli ha dato una cultura: la cultura del disimpegno.
I miei consigli a chi vorrebbe intraprendere il mestiere di scrittore? Se è un bravo autore non gli servono i miei consigli. Se non è bravo, ugualmente non gli servono perché non saprebbe che farne.
All'aspirante giovane - e anche vecchio, perché no? - scrittore consiglio di svegliarsi dal sogno. Il mestiere dello scrivere, per come lo vedo io, prevede un contatto con la realtà. Altro che sogno!
Non vi siete accorti che tutto, oggi perfino le rivoluzioni, vengono divorate, assimilate e restituite modificate in modo da non essere più dannose? Anzi, utilizzate a scopo di lucro.