Poesia di Raymond Carver Dicevano che lui non fosse più lo stesso, dopo …

Dicevano che lui non fosse più lo stesso, dopo di quello.
E avevano ragione. Se ne andò di casa, tutto contento.
Fu vittima del fascino dell’opera italiana.
Davanti al sedile della sua portantina installarono uno sgabello per la gotta.
La sua famiglia intanto continuava a vivere in una baracca senzacamino.
Per loro, una stagione equivaleva all’altra.
Che ne sapevano, loro?
Le anse di un fiume attraversavano la valle.
La sera le candele vacillavano, tremando come ciglia.
Come quando il fumo di tabacco irrita gli occhi.
Solo che nessuno fumava in quel posto puzzolente.
Nessuno cantava o componeva cantate.
Quando morì furono loro a doverne riconoscere il cadavere.
Che cosa terribile!
Gli amici non si ricordavano di lui.
Neanche che aspetto avesse il giorno prima.
Il padre sputò in terra e se ne andò a caccia di scoiattoli.
La sorella gli strinse la testa tra le braccia.
La madre pianse e gli ripulì le tasche.
Non era cambiato proprio niente.
Era tornato al punto di partenza.
Come se non se ne fosse mai andato.
E’ facile dire che avrebbe dovuto rifiutarlo.
Ma voi, lo avreste fatto?

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