Incipit di “Tempo fermo”, di Ray Bradbury Fu in quella settimana che Ann Taylor venne a t…

Fu in quella settimana che Ann Taylor venne a tenere i corsi estivi alla scuola centrale di Green Town. Era l’estate del suo ventiquattresimo compleanno, l’estate in cui Bob Spaulding compì quattordici anni.
Ann Taylor era l’insegnante a cui tutti i ragazzi volevano portare cesti d’arance e mazzi di fiori rosa, per cui srotolavano le grandi mappe verdi e gialle della Terra senza che gli fosse richiesto. Era quel tipo di donna che sembrava sempre passare per strada nei giorni in cui l’ombra era verde sotto il tunnel di querce e olmi nella vecchia città. E Bob Spaulding era il ragazzo che passeggiava da solo nelle sere di ottobre inseguito da una scia di foglie morte che sembravano un’orda di topi incantati dal flauto magico, o che si poteva vedere in primavera nuotare come un pesce nelle acque frizzanti del ruscello di Fox Hill e arrostirsi al sole fino ad assumere, alla fine dell’estate, il colore lucido delle castagne.

Incipit

Tempo fermo

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