Incipit di “Possessione. Una storia romantica”, di Antonia S. Byatt Il libro era spesso e nero e coperto di polvere…

Il libro era spesso e nero e coperto di polvere. La copertina era incurvata e grinzosa, doveva essere stato maltrattato, ai suoi tempi. La costola non c’era più, o meglio sporgeva tra i fogli come un segnalibro voluminoso. Un nastro bianco sporco, legato con un bel fiocco, avvolgeva più volte il volume. Il bibliotecario lo porse a Roland Michell, che lo aspettava seduto nella sala di lettura della London Library. Il libro era stato prelevato dallo scaffale protetto n. 5, in cui era normalmente custodito tra le Pranks of Priapus e The Graecium Way of Love. Erano le dieci di mattina di un giorno di settembre del 1986. Roland sedeva al tavolo singolo che prediligeva, nascosto da una colonna quadrata che tuttavia non gli impediva di vedere l’orologio sopra al caminetto. Alla sua destra c’era una finestra alta e luminosa, attraverso cui si scorgeva l’alto fogliame verde di St Jame’s Square.

Incipit

Possessione. Una storia romantica

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