Nel 1829, in una bella mattina di primavera, un uomo di una cinquantina d’anni seguiva a cavallo un sentiero di montagna che conduce a un grosso borgo vicino alla Grande Certosa, e capoluogo d’un cantone popoloso circoscritto da una lunga valle. Un torrente dal letto sassoso e spesso a secco, ma in quel momento gonfio per le nevi disciolte, bagna la valle chiusa tra due montagne parallele dominate da tutte la parti dai picchi della Savoia e da quelli del Delfinato. Benché i paesaggi compresi tra la catena delle due Moriane abbiano un’aria di famiglia, il cantone attraversato dal forestiero presenta movimenti di terreno ed effetti di luce che invano si cercherebbero altrove.
Incipit
Il medico di campagna