Una telefonata da Milano m’informa che Longanesi è morto. È stato colpito dall’infarto davanti al suo tavolo di lavoro, su cui era spiegata una mia lettera di dieci giorni fa, che cominciava così: «Caro Leo, stanotte ho sognato ch’eri morto…».[27 settembre 1957]
Incipit
I conti con me stesso