[Sull’acquisto di Pavel Nedved nel 2001]Anche lui non voleva lasciare la Lazio. Per i tifosi era un idolo, lui non avrebbe voluto tradirli. Soprattutto, non voleva abbandonare la sua casa all’Olgiata. Era irremovibile. Gli dissi: “Ma almeno vieni a vedere l’abitazione che ti vorremmo dare, il posto”. All’ennesimo no, rilancio: “Ti metto a disposizione un aereo privato. Non saprà niente nessuno, vieni in segreto a Torino, ti fai un’idea e poi decidi”[…]. Fu colpito dalle parole “in segreto” e allora disse di sì.
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