Nonostante un drammatico quadro clinico lo costringa a letto con una linea di febbre, l’estensore di queste incerte note saluta la scoperta scientifica del secolo: i sintomi del raffreddore colpiscono i maschi più duramente delle femmine. La ricerca dell’autorevole dottor Sue dell’università di Terranova – stufo di essere preso in giro dalla moglie perché a ogni colpo di tosse faceva testamento – decreta la fine del luogo comune sugli uomini che si disperano per un mal di gola. Nossignore, gli uomini non mentono. Non sui raffreddori, almeno. Il testosterone, di cui sono pieni fino al collo, rende più fragile la loro risposta immunitaria.
«Ne deriva», scrive sul British Medical Journal l’esimio dottor Sue, «una maggiore debolezza del maschio rispetto alle infezioni delle vie respiratorie, con il rischio anche di morte». Qui forse il medico canadese ha lievemente esagerato. Nella cerchia dei miei amici i decessi da raffreddore restano piuttosto rari. Ma è vero che alcuni di noi ci sono andati vicini, vicinissimi. Finora la calma disumana con cui le donne sopportano fenomeni estremi, come la raucedine tra naso e gola, veniva attribuita alla loro maggiore resistenza al dolore.Adesso però la scienza ha parlato: se l’uomo si lamenta, non è perché sopporta di meno, ma perché soffre di più. P.S. La presidente dei medici generici del Royal College ha ribadito che l’influenza è uguale per maschi e femmine. Ma, da donna e probabile moglie di un perpetuo moribondo, risulta di parte. Io credo al dottor Sue.
Cit.
L’influenza del maschio, ‘Il caffè’, Corriere.it, 13 dicembre 2017
L’influenza del maschio, ‘Il caffè’, Corriere.it, 13 dicembre 2017