Poiché l’odierna solennità pastorale Ci riserva anche la gioia di rivolgere il Nostro paterno saluto a voi, degnissimo Senato della Chiesa, a voi, insigni rappresentanti dell’episcopato, della romana prelatura, del clero romano e degli ordini religiosi, a voi tutti, figli dilettissimi – per contenere la cui pia devozione questo immenso tempio è ormai divenuto angusto – non crediamo poter meglio iniziare il Nostro dire, che ripetendo la sublime parola che il Divino Maestro, uscito glorioso dala tomba, rivolgeva oggi stesso agli apostoli suoi: Pax vobis!
Incipit
Omelia Pasquale per la pace