Incipit di “Ragazza di periferia: la mia piccola favola”, di Anna Tatangelo Sembra di stare su un altro pianeta, in un’altr…

Sembra di stare su un altro pianeta, in un’altra galassia. Qui è tutto diverso, grande, le distanze sono dilatate. Non mi ero mai allontanata così tanto da casa. Via da tutto e tutti. Io, una semplice ragazza di periferia che, dal mercato di Sora, si ritrova catapultata sul palcoscenico di uno dei teatri più grandi e importanti dell’emisfero Sud del mondo.
Con me in scena c’è Gigi.
Sono ospite del suo Quanti amori World Tour 2005. Mancano pochi secondi. Le luci tra un po’ si accenderanno, gli amplificatori inizieranno a ruggire… Ma io sarò all’altezza? Saprò meritarmi tutto questo? Mamma, papà, fratelli, sorella, amici d’infanzia, il mio sogno è qui a pochi secondi, a pochi centimetri. Ci sono quasi, lo sto per afferrare, spero solo di non cadere. Non voglio svegliarmi. Il mio sogno è fatto della materia delle sensazioni più belle e profonde, il mio sogno si chiama Musica.

Incipit

Ragazza di periferia: la mia piccola favola

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