Mi piace scrivere libri. Mi piace essere a casa con mia moglie. Posso scrivere, fare una pausa, uscire, bere una tazza di tè, dare a mia moglie un bacio, poi tornare a scrivere ancora un po'. Non è cosi male. Sono davvero fortunato.
Per me la tristezza non esiste. È solo una pausa per riprender fiato tra una battuta e l'altra. Serve a riordinare le idee, come un sorso di whisky per l'alcolista o la rosa dal gambo lungo per una signora ancien régime.