E' una notte bellissima d'estate.
Nelle alte case stanno
spalancati i balconi
del vecchio borgo sulla vasta piazza.
In quell'ampio rettangolo deserto,
panchine di pietra, evonimi, acacie
disegnano in simmetria
le nere ombre sulla bianca arena.
Allo zenit, la luna, e sulla torre
col quadrante alla luce l'orologio.
In questo vecchio borgo vado a zonzo
solo, come un fantasma.
Titolo della poesia
Notte d'estate
Mi piacciono di Roma gli angoli nascosti. Se mai avrò l'occasione di scrivere un libro su "I segreti di Roma", vorrei raccontarne angoli che pochi conoscono, storie strepitose, leggendarie, legate a certi vicoli o a certe case, figure dirompenti e dimenticate, le avventure della Roma fascista, certi angoli dei Prati...
La bimba camminava lentamente, rasentando il muro, per la via stretta e tortuosa dei Mercanti. Ella non guardava nelle botteghe, non alzava gli occhi a quella lunga striscia di cielo che appariva fra le alte case, non guardava neppure dinnanzi a sé. Guardava le pietre, come se le contasse. Camminava,...
C'era una volta due poveri contadini, marito e moglie, che campavano stentatamente, lavorando da mattina a sera. L'omo andava a giornata, la donna faceva dei servizietti alle vicine.
Abitavano una casetta affumicata a pianterreno, e avevano appena un misero lettuccio e pochi altri mobili. Pure non si lamentavano mai. Andavano a...
Mentre il mio spirito se ne va in macchina lungo il mare su strade sterrate rognose più tossiche di un sigaro scadente e mentre continuo ad andare solo e spensierato le case dei ricchi su in alto sembrano folli, annebbiate e atterrite sulle cime delle piatte montagne.
La tensione incombeva sui tre uomini in attesa. Fumavano, passeggiavano avanti e indietro e, senza pensare, tiravano calci alle erbe che crescevano sul lato della strada. Un caldo sole di mezzogiorno colpiva con la sua luce abbagliante i campi bruni, i tetti delle pulitissime case di plastica e la linea...
Le nostre case hanno recinzioni alla Guantanamo, la gente diffida quando non dovrebbe e s'accapiglia appena può… sul governo, la politica, la morale, i giudici, la televisione e il Milan: spesso su queste cose insieme, visto che il primo ministro lo consente.
Io ero diventato un uomo che non aveva più lettere da scrivere, libri da leggere, amici da incontrare. Guardavo le case e cercavo di spiare quello che c'era dentro, il buio oltre i vetri, le luci deboli; convinto che il tempo fosse solo una modalità dello spazio, e il passato...
La Toscana era l'unico paese al mondo che fosse una «casa»: il resto d'Italia, e Francia, Inghilterra, Spagna, Germania, erano Repubbliche, Monarchie, Imperi, non «case».
Cit.
Maledetti Toscani