Così il CAI Centrale si limita a «riconoscere a Bonatti il giusto merito per l'apporto alpinistico da lui dato alla vittoria del K2»... E chi mai, fin dall'inizio, ne aveva dubitato? Risultò insomma, tout court, una finta, assurda e persino ridicola revisione storica.
Cit.
K2 La verità. 1954 - 2004
Lo spirito olimpico esiste ed esisterà sempre, perché il sentimento sportivo non può ridursi a una corsa per la vittoria, senza lealtà e rispetto dell'avversario.
Non studio o guardo mai i miei avversari prima di incontrarli. Mi concentro molto su me stesso, le mie motivazioni, la mia testa e poi, una volta sul ring, grazie all'esperienza e alla creatività riesco a prendere le misure del mio avversario e focalizzarmi sull'unico importante obiettivo: portarmi la vittoria...
Nella vita si può vincere in tanti modi: si può vincere una corsa, si può vincere una malattia... penso che la vita sia una continua lotta per la vittoria.