Lisandro Si, Palamede: alla regal Messene
Di pace apportator Sparta m'invia.
Sparta di guerra è stanca, e i nostri allori,
Di tanto sangue cittadin, bagnati,
Son di peso alla fronte e di vergogna.
Ira fu vinta da pietà. Prevalse
Ragione, e persuase esser follia
Per un'avara gelosia di Stato
Troncarsi a brani, e desolar la terra.
Poiché dunque a...
C'era una volta un contadino che aveva una figliuola. Egli andava a giornata; la figliuola filava stoppa o tesseva tela per conto delle vicine: così campavano la vita. Avvenne una gran siccità: nei campi non nacque un filo di erba; e non ci fu più da lavorare per nessuno dei...
«Versami un'altra slivovice» mi disse Klára, e io non ebbi nulla in contrario. Il pretesto per aprire una bottiglia non era certo straordinario, ma c'era: quel giorno avevo ricevuto un compenso piuttosto consistente per l'ultima parte di un mio saggio uscito a puntate su una rivista d'arte.
Era già molto che...
È vero, che il nazionalismo delle genti oppresse come reazione di autodifesa naturale è molto più perdonabile, rispetto al nazionalismo delle genti che opprimono; ma, se il nazionalismo dei forti è ignobile, il nazionalismo dei deboli è imprudente; entrambi nascono e si sostengono l'un l'altro, e causano un circolo vizioso...
Le palle cozzarono insieme due volte, forte.
"Tac tac!" fece il conte Perlotti guardandole correre attento, con il gesso nella destra e la stecca nella sinistra.
"Santo diavolo!" esclamò il senatore. "Non c'è taglio. Che stecche avete, contessa Tarquinia? Non si può giuocare."
"E dàlli!" disse la contessa, sottovoce, fra un gruppo di...
Quelli cittadini che appetiscono onore e gloria nella cittá sono laudabili e utili, pure che non la cerchino per via di sètte e di usurpazione, ma con lo ingegnarsi di essere tenuti buoni e prudenti, e fare buone opere per la patria; e Dio volessi che la republica nostra fussi...
Fra le molte piacevoli storie che si raccontano a bassa voce in Italia su Mussolini, ve n'è una che dipinge assai bene quelle che saranno le condizioni morali del popolo tedesco fra qualche tempo. Una sera Mussolini, stanco di stare solo in casa, infilò un pastrano, si calò un cappello...