Sono l'allenatore della Juve e il suo primo tifoso ma sono soprattutto un professionista, ma il giorno in cui dovessi lavorare per l'Inter, come per il Milan o la Roma o la Lazio ne diventerei allo stesso modo il primo tifoso e farei di tutto per vincere. Forse qualcuno questo...
La Juve è la squadra più famosa, anche nel mondo, con tantissimi tifosi a favore e tanti contro. Quindi, trattasi di normale accanimento, quando si vince.
Mi alleno dal lunedì al sabato, poi la domenica mi guardo le partite. La mia è una famiglia juventina per tradizione. Io non mi ricordo nemmeno come e quando sono diventato tifoso. E' nel mio Dna. E' come se mi chiedessero quando ho cominciato a respirare.
Le 600 partite di Del Piero sono una cosa fantastica: è un grande professionista che ha dato grande amore al calcio, nell'epoca degli iper-professionisti. Lui è un vero esempio di calcio con l'anima, dopo quello che ha passato con la Juventus. Ed è un esempio vero e importante.
Ho rifiutato tre volte il passaggio alla Juventus. Lì vogliono solo i soldatini, sul binario, sempre dritti. Io devo andare dove mi pare anche se poi lo pago sulla mia pelle.
Mi mancano le sfide con la Juventus. Mi sono sempre piaciute, non importa con che maglia la affronti quando giochi contro la Juventus ci sono sempre motivazioni speciali, giochi contro la storia, la tradizione, milioni di tifosi.