Se chiediamo a ciascuno di noi qual è la cosa che più desidera, otteniamo quasi sempre risposte scontate. Si vogliono realizzare risultati concreti, una carriera soddisfacente oppure più soldi, la casa dei sogni, un matrimonio d'amore, la salute. Ma forse oggi, dopo tanti anni di speculazione psicologica, è ancor più...
Non credo io debba rimanere su un lato della recinzione o dall'altro. Non credo che vi sia una mossa buona in carriera o una fatta male. Credo che ci siano solo le cose che mi rendono felice.
Nel mio sport, ho avuto un certo successo ma nulla mi sarebbe stato possibile senza il sostegno della mia gente, ed il suo affetto. Ora mi dispiace di dover terminare la mia carriera di atleta, ma sono felice di cominciare quella di dirigente.
Una coincidenza, una sfida, un colpo di fortuna, così è iniziata la mia carriera di scalatore urbano. Pensavo che i palazzi non fossero arrampicabili, e sono riuscito a salirne uno. Ero sicuro che sarei morto e sono ancora vivo.
Avrò segnato undici volte canestri vincenti sulla sirena, e altre diciassette volte a meno di dieci secondi alla fine, ma nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Trentasei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita...
Ho una croce tatuata sul fianco e la frase "Dio aiutami ad amarmi" scritta in inglese sul braccio destro. Prego, ma non ho mai chiesto favori per la carriera.
Una lunga carriera sportiva costellata di grandi risultati è come scalare una montagna e raggiungere la vetta: da lassù si ha una vista impareggiabile.
Ho ricevuto tanto, ora tocca ai giovani. Non voglio togliere il posto a chi si impegna e gioca bene tutto l'anno: questa parte della mia vita e della mia carriera è finita. Anche perché non sono capace di fare le cose a metà e se do la mia disponibilità poi...