Avanti amici, andiamo in chiesa
E poi alla Coop, a far la spesa
Forza compagni, un sacrificio
C'è la Binetti con il cilicio
Con il cilicio si trionferà
Evviva il Partito Democratico e la castità!
Marx è un comunista autoritario e centralista. Egli vuole ciò che noi vogliamo: il trionfo completo dell'eguaglianza economica e sociale, però, nello stato e attraverso la potenza dello Stato, attraverso la dittatura di un governo molto forte e per così dire dispotico, cioè attraverso la negazione della libertà.
Il dotto Agostino, molto inebriato di questo divino nettare, nelli suoi Soliloquii testifica che la ignoranza piú tosto che la scienza ne conduce a Dio, e la scienza piú tosto che l'ignoranza ne mette in perdizione. In figura di ciò vuole ch'il redentor del mondo con le gambe e piedi...
L'ineguaglianza dello sviluppo economico e politico è una legge assoluta del capitalismo. Ne risulta che è possibile il trionfo del socialismo dapprima in alcuni paesi o anche in un solo paese capitalistico preso separatamente.
Cerchiamo, vogliamo la patria. La volete voi pure? Volete davvero, come sussurrate all'orecchio dei nostri amici quando volete persuaderli ad essere pazienti, il trionfo di quell'idea? Lasciateci fare.
O dunque forte, vittoriosa e trionfatrice mascella d'un asino morto, o diva, graziosa e santa mascella d'un polledro defunto, or che deve essere della santità, grazia e divinità, fortezza, vittoria e trionfo dell'asino tutto, intiero e vivente, – asino, pullo e madre, – se di quest'osso e sacrosanta reliquia la...
La civiltà capitalistica, preparata dai Comuni, sorta trionfalmente in Inghilterra e diffusa negli ultimi decenni, pur nonostante varie attenuazioni, in tutto il mondo civile, è la civiltà del risparmio.
Osa cose straordinarie, trionfa in gloria, anche se screziato dall'insuccesso, piuttosto che schierarti tra i poveri di spirito che non provano grandi gioie né grandi dolori, perché vivono nell'indistinto crepuscolo che non conosce vittorie e sconfitte.
Gli uomini più vecchi dichiarano la guerra. Ma sono i più giovani a doverla combattere e a morire. Sono le generazioni più giovani ad ereditare i problemi, i dispiaceri, e i trionfi, che seguono alla guerra.
Popoli delle Due Sicilie… si alza la voce del vostro Sovrano per consolarvi nelle vostre miserie… quando veggo i sudditi miei, che tanto amo, in preda a tutti i mali della dominazione straniera, quando li vedo come popoli conquistati… calpestati dal piede di straniero padrone, il mio cuore Napoletano batte...