Fu un amore, amici,
che doveva finire;
credemmo che gli uomini fossero santi,
i cattivi uccisi da noi,
credemmo diventasse tutta festa e perdono,
le piante stormissero fanfare di verde,
la morte premio che brilla
come sul petto del bambino
la medaglia alle scuole elementari.
Con pena, con lunga ritrosia,
ci ricredemmo.
Rimane in noi il giglio di quell'amore.
Tra qualche anno, non vorremmo batterci il petto colpevoli e dire con Geremia “Siamo rimasti lontani dalla pace… abbiamo dimenticato il benessere… La continua esperienza del nostro incerto vagare, in alto ed in basso,… dal nostro penoso disorientamento circa quello che bisogna decidere e fare… sono come assenzio e veleno”.
Sfuggiremo all'assurdità di far crescere un pollo intero, solo per mangiarne il petto o l'ala, facendo crescere queste parti separatamente in un ambiente adatto.
Dove sono i generali
che si fregiarono nelle battaglie
con cimiteri di croci sul petto?
Dove i figli della guerra
partiti per un ideale,
per una truffa, per un amore finito male?
Hanno rimandato a casa
le loro spoglie nelle bandiere
legate strette perché sembrassero intere.
Dalla canzone
Dormono sulla collina
L'universo è un ipertesto da cliccare: c'era scritto alla base dell'altare.
Qualcuno entrò nella bottega sterile del vecchio tatuatore
e chiese di potersi tatuare sul petto questa frase:
FILE NOT FOUND! FILE NOT FOUND! FILE NOT FOUND!
Dalla canzone
File not Found
Sulla mia pagina Youtube ho parecchi nemici che dicono cose pazzesche. Ad esempio che ho sedici anni e non ho peli sul petto, ma io non sono arrabbiato per questo. Dicono anche cose come "Guardatelo, prima di cantare aspira dell'elio". Bisogna ridere di se stessi. In fondo è divertente.
Kiungue conosca questuomo melo porti qui. Vivo! E' alto coi capelli bassi. Cià tutti i peli sul petto come piace ammia. Si chiama Kledi con la Kappa: Kledi, S…KAPPA con me!
Quando terminano i respiri corti, lasciando spazio a uno lungo profondo che riempie e svuota il petto. In quei momenti non mi manca nulla.
Cit.
Le prime luci del mattino
Gridava anche lui, ebbro di Dio, non di vino. Con le lacrime agli occhi, sferrava pugni non sul tavolo ma sul proprio petto, e sputava non sull'altrui, ma sulla propria faccia.