A me pare uguale agli dei
chi a te vicino così dolce
suono ascolta mentre tu parli
e ridi amorosamente. Subito a me
il cuore si agita nel petto
solo che appena ti veda, e la voce
si perde sulla lingua inerte.
Un fuoco sottile affiora rapido alla pelle,
e ho buio negli occhi e il rombo
del sangue...
No, non è vero poeta
Chi abbia un'anima sola,
Che mutar senso o parola
A se medesima vieta.
Quegli è poeta che cento
Ne chiude ed agita in petto,
E ognuna ha vario l'affetto,
E ognuna ha proprio talento.
Incipit
Le rime della selva
I due uomini apparvero dal nulla, a pochi metri di distanza, nel viottolo illuminato dalla luna. Per un istante rimasero immobili, le bacchette puntate l'uno contro il petto dell'altro; poi si riconobbero, riposero le bacchette sotto i mantelli e si avviarono rapidi nella stessa direzione.
«Novità?» chiese il più alto dei...
Nel fiso riguardar l'amato obbietto
Del mio lungo desir tanta è la piena,
La dolce piena del paterno affetto,
Che il gaudio quasi a delirar mi mena.
L'anima, tutto abbandonando il petto,
Corre negli occhi, e Amor ve l'incatena.
Perché ho fatto questo viaggio in Africa? La spiegazione non è semplice. Le mie cose andavano sempre peggio, e a un certo punto erano diventate un viluppo inestricabile.
Se ripenso alla mia situazione all'età di cinquantacinque anni, quando comprai il biglietto, vedo solo dolore. I fatti mi si affollono addosso, sì...
Cor di ferro ha nel petto, alma villana
Chi fa de' carmi alla bell'arte oltraggio,
Arte figlia del Cielo, arte sovrana,
Voce di Giove e di sua menle raggio.
O Muse, o sante Dee, la vostra arcana
Origine vo' dir con pio linguaggio,
Se mortal fantasia troppo non osa
Prendendo incarco di celeste cosa.
Incipit
La musogonia
Se niente può far che si rinnovi
all'erba il suo splendore e che riviva il fiore,
della sorte funesta non ci dorremo, ma ancor più saldi in petto
godremo di quel che resta.
Della mente di Dio candida figlia,
Prima d'Amor germana, e di Natura Amabile compagna e maraviglia,
Madre de' dolci affetti, e dolce cura
Dell'uom, che varca pellegrino errante
Questa valle d'esilio e di sciagura,
Vuoi tu, diva bellezza, un risonante
Udir inno di lode, e nel mio petto
Un raggio tramandar del tuo seminante?
Senza la luce tua...
Bella Italia, amate sponde,
Pur vi torno a riveder
Trema in petto, e si confonde
L'alma oppressa dal piacer. Tua bellezza, che di pianti
Fonte amara ognor ti fu,
Di stranieri e crudi amanti
T'avea posta in servitù.