Spuntò l'alba sulla foresta pluviale del Congo.
Il sole pallido bruciò il freddo del mattino e l'umida nebbiolina appiccicosa, rivelando un gigantesco mondo silenzioso. Alberi enormi con tronchi di dieci metri di diametro salivano ad altezze di sessanta metri, dove spiegavano la loro densa fronzuta tettoia, nascondendo il cielo e gocciolando...
Pallide, disperate, taciturne,
Vanno per l'ombra, tra la morta gente,
E reggon l'urne, faticosamente,
Con l'erte fronti e con le braccia eburne.
Incipit
Le Danaidi
L'enorme stanza al pianterreno era volta verso il nord. Fredda, nonostante l'estate che sfolgorava al di là dei vetri, nonostante il caldo tropicale della stanza stessa; una luce fredda e sottile entrava dalle finestre, cercando avidamente qualche manichino drappeggiato, qualche pallida forma di mummia accademica, ma trovando solamente il vetro,...
Come face al mancar dell'alimento
Lambe gli aridi stami, e di pallore
Veste il suo lume ognor più scarso e lento
E guizza irresoluta, e par che amore
Di vita la richiami, infin che scioglie
L'ultimo volo, e sfavillando muore:
Tal quest'alma gentil, che morte or toglie
All'Italica speme, e sullo stelo
Vital, che verde ancor floria, la...
"Lascia andare!", fece Blesio, vedendo impallidire tutt'a un tratto il suo amico Raimondo Palli, che aveva cessato di parlare quasi interrotto da un groppo di singhiozzi. "Mi racconterai il resto un'altra volta".
Incipit
Fatale influsso
E' giunta la notizia della tua morte
nei giorni delle bandiere spiegate,
nei caldi giorni di un maggio cittadino
in festa al suono d'antiche fanfare.
Non sapevamo più nulla di te…
Ora sei tornato nel pallore
della tua passione, la morte
non può vincere la tua giovinezza tenace
Il Vesuvio urlava nella notte, sputando sangue e fuoco. Dal giorno che vide l'ultima rovina di Ercolano e di Pompei, sepolte vive nella tomba di cenere e di lapilli, non s'era mai udita in cielo una così orrenda voce. Un gigantesco albero di fuoco sorgeva altissimo fuor dalla bocca del...
Avevo spesso la sensazione, mio Dio
Che il braccio mi si spezzasse per la fatica
Sotto il carico del pesante guanto
E sotto l'effetto del colpo, dall'alto.
Con mortale sicurezza
Partì il colpo, sicuro.
Impallidii, me lo ricordo.
Grave e triste sul tuo cavallo ti vedo
Calpestare la neve profonda. In questa notte d'inverno
Soffia un vento gelido e sinistro.
Ah! che pena, e com'è gonfio il mio cuore!
Un'alba pallida a oriente
Si fa strada tra tenebre confuse
Col cuore oppresso da un gravoso fardello
Ritorni gemendo amaramente.
Uno disse a un suo conoscente: "Tu hai tutti li occhi trasmutati in istrano colore". Quello li rispose intervenirli spesso. "Ma tu non ci hai posto cura? E quando t'addivien questo?" Rispose l'altro: "Ogni volta ch'e mia occhi veggono il tuo viso strano, per violenza ricevuta da sì gran dispiacere,...