Mia moglie dice che recitare su un palcoscenico è come camminare su una fune senza rete di protezione, e quando sei nei film, c'è sempre una rete, perchè puoi fermarti e ripartire ancora. E' molto tecnico e meccanico. Sul palco sei solo con te stesso.
Non sono solo un volto televisivo: ho cominciato a recitare quando avevo 19 anni, perfino accanto ad Alida Valli, quando esistevano ancora i grandi sceneggiati. Non ho mai interpretato Shakespeare, e allora? Certo, il pubblico viene richiamato dal nome famoso, ma se sei un cane sul palcoscenico se ne accorge...
Un giorno stavo facendo il buffone in palcoscenico e così per gioco cominciai a camminare in modo bizzarro. La cosa divertì il pubblico e così mantenni quell'andatura.
A scuola andavo malissimo . Ho cambiato tre indirizzi: linguistico, ragioneria, istituto per il commercio. Poi, un giorno ho fatto uno spettacolo teatrale. Recitavo davanti a mille persone, sentivo l'odore del palcoscenico, vedevo il sipario, la luce rossa che si accendeva, avevo il cuore che mi usciva da petto. E'...
Penso che i ballerini vadano pagati non per quel che fanno, ma per la paura che provano. Probabilmente, ciò che fai non è poi così difficile: lo diventa appena sali sul palcoscenico. È, comunque, la paura che ti dà la spinta.