Quello che mi piace è trattare le parole come un artista tratta il suo legno o pietra, o quello che volete, per tagliarle, scolpirle, avvolgerle, spianarle e lucidarle in disegni, sequenze, sculture, fughe di suoni.
Potevano essere le undici quando la piccola Gabina si svegliò nel gran letto di legno della stanza di sopra, ove dormiva sempre con la sua mamma che le voleva tanto bene.
Incipit
Racconti sardi - Di notte
C'era una volta... – Un re! – diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C'era una volta un pezzo di legno. Non era un legno di lusso, ma un semplice pezzo da catasta, di quelli che d'inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti per accendere il...
Siedo in un ufficio, circondato da teste e corpi. La mia postura segue consciamente la forma della sedia. Sono in una stanza fredda nel reparto Amministrazione dell'Università, dei Remington sono appesi alle pareti rivestite di legno, i doppi vetri ci proteggono dal caldo novembrino e ci isolano dai rumori Amministrativi...
In una delle nostre cittadine del New England, verso la metà di una certa strada laterale, c'è un'antiquata casa di legno con sette frontoni aguzzi, diversamente orientati, e un alto e massiccio comignolo nel mezzo.
Incipit
La casa dei sette abbaini
Negli ultimi tempi di Narnia, nei pressi della grande cascata a ovest della Landa della Lanterna, viveva una scimmia di dimensioni gigantesche. Era così decrepita e incartapecorita che ormai nessuno ricordava più quando fosse comparsa per la prima volta nella regione. Era uno degli esseri più intelligenti e allo stesso...
Dal balcone centrale dell'Albergo del Gallo in piazza del Municipio a Settefonti, visto fermare la carrozza davanti al portoncino, l'albergatore era sceso giù in maniche di camicia, per dare il ben arrivato ai forestieri; e rimaneva un po' deluso, scorgendo che la carrozza ne conteneva uno solo. Il quale poi...
per Agostino
Come sorridi ai prati
angelico ragazzo
dove credi che il mondo
sia una pallavolo.
Le fate dei castelli
le fatine turchine
le fate petulanti
e Pinocchio voglioso
di un legno sempre verde.
Lucignolo profondo
sei tu, che getti via
l'intimo abbandono
delle grandi parole.
Però si dice che lontano
la fatina sepolta
continui a mormorare
Quanti cristi inchiodati a una sedia o a un letto la gente scavalca, per inchinarsi a un cristo di legno. Quanti sacrifici dimenticati, per ricordarne uno. Se mi facessero entrare in una chiesa, griderei: smettete di guardare quell'altare vuoto. Adoratevi l'un l'altro.
Cit.
Achille piè veloce
Natale. Guardo il presepe scolpito
dove sono i pastori appena giunti
alla povera stalla di Betlemme.
Anche i Re Magi nelle lunghe vesti
salutano il potente Re del mondo.
Pace nella finzione e nel silenzio
delle figure in legno ed ecco i vecchi
del villaggio e la stalla che risplende
e l'asinello di colore azzurro.
Titolo della poesia
Il Presepe