Io sono un animatore. Mi sento come se fossi il direttore di una fabbrica di cinema d'animazione. Non sono un dirigente. Sono un po' come un caposquadra, come il capo di un team di artigiani. Questo è lo spirito con cui lavoro.
Sono arrivato al grande schermo piuttosto tardi: ho iniziato a 39 anni con Gandhi, che vinse ben otto Oscar. Fino ad allora, avevo lavorato in teatro e so cosa sia la professione dell'attore, cosa significhi recitare invece che essere semplicemente una celebrità: c'è un'enorme differenza.
La lingua non conta, la forza del cinema è l'immagine. Il tuo corpo è lo strumento con cui esprimi sensazioni: uno sguardo, un piccolissimo movimento della bocca, sono più importanti e più efficaci di quello che dici. È estremamente delicato e violento quando lavori con il tuo corpo.
Ho fatto film hard, ma di autore. Non credo che il cinema porno possa essere paragonato a quello tradizionale, perché non ci sono i mezzi economici per potersi avvicinare alla qualità di un film normale. Il mercato delle cassette e la mancanza di circuiti di sale, fa sì che il...
Papà non parlava mai di cinema ma aveva nello studio una foto di Charlie Chaplin autografata. Papà adorava Chaplin, ecco perché nel mio cortometraggio è rappresentato come un angelo.
Il cinema è l'opposto della politica: si sa che è finzione ma si può lo stesso raccontare la verità a partire da una storia che tutti sanno essere finta. La politica al contrario pretende di dire la verità, ma poi alla fine è tutto cinema.