Gli artisti italiani famosi sono pavidi, cagasotto: davanti allo scempio combinato dalle multinazionali, invece di prendere in mano i loro destini - e i loro contratti - non fanno altro che subire.
Generalmente i musicisti che sanno fare musica non lavorano sui film. Non è il posto adatto per esprimersi, specialmente nelle produzioni americane. Dovevo firmare un contratto per un film con Robin Williams. Quando mi hanno spedito il contratto ho capito perché nei film americani non c'è mai della buona musica:...
Facevo la spola tra New York e l'Italia proprio perché non riuscivo a fermarmi. Dagli anni Sessanta ho avuto un lungo contratto con l'American Ballet Theatre, ho lavorato con coreografi come Cranko o Balanchine. E poi Londra, Parigi, Monaco. Nei soggiorni in Italia avrei potuto starmene a casa. No: io...
Una volta bastava una stretta di mano per sancire anche contratti importanti. Adesso? La gente, anche chi dovrebbe avere l'etica professionale, parla e si smentisce allo stesso tempo.