"Indietro Tutta" praticamente sfotteva la liturgia e la satira della televisione degli Anni '80 e '90, degli applausi a comando, della ruota della fortuna, dell'Auditel che saliva all'apparire del sedere di una ballerina. Nella televisione successiva a quegli anni non ho visto più vera satira.
Negli anni Settanta, un'etichetta discografica a Los Angeles ha prodotto un disco dal titolo "Il meglio di Marcel Marceau": Erano quaranta minuti di silenzio seguiti da un applauso e ha venduto molto bene. Quando ho ospiti in casa, mi piace metterlo. Però mi secca davvero se la gente comincia a...
Mia madre era solita raccontare questa storia banale di come il medico mi colpì sul sedere quando sono nata e io ho pensato che fosse il rumore degli applausi... cosa che ho sempre cercato da allora.
Fin da bambino cantavo tutte le canzoni di Modugno e di Claudio Villa. Mio padre aveva comprato una radio e tutte le canzoni che trasmettevano io ci cantavo sopra. Una spece di karaoke. Quando finivo la gente di fuori applaudiva.
Quando qualche volta uno spettacolo non funziona tendiamo a dire che il pubblico non era buono, ma mica si mettono tutti a dire 'andiamo tutti là e non applaudiamo'. Se sono mille persone e hanno pagato un biglietto, allora vuol dire che abbiamo sbagliato qualcosa, che non abbiamo trasmesso ciò...
«Veniamo alla nostra ultima domanda: per trenta denari lei deve dirci dove si trova ora esattamente Gesù il Nazareno.» «Nell'orto dei Getsemani.» «La risposta è esatta!» (Applausi) «Andiamo, guardie!»
Sono un po' egocentrica, mi piace avere le attenzioni su di me, amo gli applausi del pubblico, andare in video mi carica di adrenalina. Se non fossi così, non potrei fare il mestiere che faccio in tv.