Tutto si trasforma, nulla perisce. Lo spirito vaga e da lì viene qui e da qui va lì e s'infila in qualsiasi corpo, e dagli animali passa nei corpi umani e da noi negli animali, e mai si consuma.
Proteggere gli animali contro la crudeltà degli uomini, dar loro da mangiare se hanno fame, da bere se hanno sete, correre in loro aiuto se estenuati da fatica o malattia. Questa è la più bella virtù del forte verso il debole.
E' una dimensione da animali - 4 o 5 giorni senza mangiare, le bufere eccetera - e per questo che penso all'uomo che è diventato un essere sociale per il solo fatto di essere naturalmente debole. E' questa la grande differenza con l'animale.
Dal punto di vista etico è straziante pensare a quali sofferenze sono sottoposti gli animali, vere macchine da carne, allevati per ingrassare rapidamente, per riprodursi rapidamente in condizioni di sovraffollamento, per soddisfare la gola dell'animale uomo che si crede padrone di tutte le altre specie, quando invece è possibilissimo vivere...
Non la mangerei mai, perché mi sembra veramente atroce uccidere milioni e milioni e milioni di animali... è veramente un'ecatombe ogni giorno sulla terra.
Quando vedo un animale, quando vedo il suo comportamento, soprattutto dal punto di vista affettivo e istintivo, mi riconosco. Son tanto simili a noi.
Io sono un vegetariano convinto per ragioni etiche (non mi va di soddisfare la gola a spese del dolore e della morte di altri animali), ma nel fare queste affermazioni mi baso su ragioni scientifiche più che accertate. Noi siamo circondati da sostanze inquinanti, che la sensibilità collettiva ritiene ormai...