L'unico vantaggio di abitare a Hollywood e strimpellare la chitarra è che riesco sempre a entrare ai concerti. Non mi devo neppure preoccupare di comprare il biglietto. Inoltre posso andare dietro le quinte a conoscere i musicisti, bellissimo.
Se è vero che vali quanto il tuo ultimo film, come vorrebbe la spietata legge di Hollywood, io ero un attore finito. Poi esce "The Bourne Identity", guadagna un sacco di soldi e io ricevo subito una trentina di offerte differenti.
Ho intenzione di diventare il più grande golfista del mondo, il produttore dei più bei film di Hollywood, il più grande pilota al mondo e l'uomo più ricco del mondo.
Chiedo emozioni ai copioni che scelgo. Voglio avere qualcosa da dire. Non mi sento diva, anche se Hollywood è fatta anche di frivolezze, e scelgo i miei film anche in base a chi vi prende parte.
Ormai Hollywood è governata dal marketing, non dall'estro di un artista. E visto che Hollywood non mi piace più mi sono trasferita nel Nuovo Messico e scrivo sceneggiature. Non ho intenzione di smettere, ma quando non recito scappo nel mio ranch dove vivo la mia vita solitaria.
Il sogno sarebbe già quello di continuare le belle cose che sto vivendo adesso. Poi c'è ne uno in particolare, si chiama Hollywood. Speriamo, chissà... Certo andrei in America anche a piedi!