Credo che l'idea di un film debba nascere da un sogno, da un sogno vero e proprio o da un sogno ad occhi aperti. Non vorrei generalizzare, perché l'affermazione non vale certo per tutti i film. Molti film non sono preceduti da alcun sogno, sono il prodotto di un puro...
Ci sono dei film nei quali non si può scoprire niente perché non c'è niente da scoprire; tutto salta agli occhi e tutto è fatto perché si comprenda e si veda sotto tale angolazione e in maniera univoca.
In quale misura la storia può arrivare a precludere lo sguardo sulla realtà esistente? In un film si inventa una vicenda, la si inserisce in un luogo, in una città, in un paesaggio, e capita che l'invenzione precluda lo sguardo su questo paesaggio. Si vede soltanto la propria invenzione. Il...
I registi ad ogni film vedono anche per gli altri. E' un atto di grande responsabilità. Si possono anche mettere i paraocchi per gli altri. Il regista non fa solo vedere, ma fa vivere una storia, fa ascoltare musica. Il film è un'esperienza molto complessa dove vedere è ovviamente determinante,...
Per me realizzare un film significa risolvere il problema che il film pone e questo compito non è comprensibile prima dell'inizio delle riprese. Il film diventa così la strada per raggiungere la chiarezza, per imparare, per capire, talvolta anche per rifiutare qualcosa.
Se una macchina fotografica riprende in ambedue le direzioni, in avanti e indietro, fondendo le due immagini tra loro in modo che il dietro si risolva nel davanti, allora essa permette al fotografo già nell'istante della ripresa di essere davanti, dentro alle cose, e non separato da loro.
In un certo senso sono diventato narratore contro la mia volontà, e credo che dai miei primi film emerga con chiarezza questa mia sfiducia nelle storie. Mi pareva che introducessero immediatamente un elemento di bugia, come un'assenza di verità, mentre invece ogni singola immagine possiede in sé tutta la verità...
Ero pittore e il mio unico interesse era lo spazio; soprattutto paesaggi e città. Sono diventato cineasta perché sentivo che – come pittore – mi trovavo ad un punto morto. Ai dipinti mancava qualcosa e mancava nel lavoro del pittore; personalmente pensavo che mancasse una nozione del tempo. Così quando...
Penso che ogni immagine cominci ad esistere solo quando qualcuno la sta guardando. Chiunque guardi un film lo vedrà in modo diverso, i film sono aperti affinché ciascuno di noi possa scoprirvi dentro quello che vi vuol vedere.
In tutti i parchi naturali vengono indicati da cartelli tutti i punti da cui si gode una bella vista, dove vale la pena di fotografare. Le inquadrature per le foto sono già pronte, affinché milioni di persone possano scattare le loro immagini che confermano l'immagine che viene già offerta.
Attraverso il mirino, colui che fotografa può uscire da sé ed essere dall'altra parte, nel mondo, può meglio comprendere, vedere meglio, sentire meglio, amare di più.