Per molto tempo ho giocato a pallacanestro: è un gioco di squadra in cui si lavora per il gruppo, tutti al servizio di tutti. Mi ha insegnato il rispetto per gli altri e il sacrificio per gli altri. Il che significa che finché vedo che il ruolo che avrei potuto...
Ce n'è voluto di tempo per smettere di vergognarmi a scrivere "attore" sui documenti. Perché è vero che sono egocentrico ma sono anche un timido. La razza peggiore, in costante contraddizione.
I grandi registi negli anni cinquanta e sessanta - gli anni della grande commedia all'italiana - hanno mostrato l'Italia per quella che era e sono riusciti a fare grandi lavori. Nel dopoguerra c'erano problemi seri, come ce ne sono oggi, la situazione allora, come ora, non era facile.
Ho sempre inseguito il mito della sconfitta, cercando dentro di lei la possibilità di aver vinto comunque. Da qui il valore del podio e dei suoi gradini apparentemente diversi, da qui il fascino dell'argento, da qui il valore del secondo. Arrivare secondo è un atto di coraggio, significa ammettere il...
Il cinema è un lavoro corale, di squadra, il lavoro collettivo per antonomasia. Anche il gruppista secondo me ha una funzione sociale e artistica in un film.
Penso sia importante lavorare in tv, è un mezzo di comunicazione così popolare. Purtroppo però è difficile riuscire a far passare delle formule nuove, dei contenuti non banali e scontati, insomma mi piacerebbe fare televisione ma a modo mio.
Vorrei fare questo mestiere per sempre per poter arrivare a toccare tutte le corde possibili dell'animo umano, essere totalmente il personaggio a prescindere da me.
Ho sempre pensato che il mio mestiere fosse il risultato di questo tipo di lavoro: ovvero entrare in un progetto con un punto di vista e non fare solo quello che ti si chiede di fare, ma cercare di capire cosa si vuole realizzare, in quale direzione si deve andare.
Il regista l'ho fatto per vendetta. In modo deresponsabilizzante, facendo un corto anziché un lungo. Sapevo che tutti con il ricatto morale mi avrebbero detto di sì e avrebbero aderito. E' stata l'esperienza più divertente che io abbia mai fatto. Una sorpresa sconvolgente. E' stato una sorta uno psicodramma. Mi...
Come attore amo lo scambio e la discussione. Non ho mai avuto scontri forti intendiamoci ma mi è capitato a volte di non avere dei buoni rapporti con i registi dei film che giravo. Fondamentalmente rispetto molto ciò che pensa il regista, credo nella responsabilità individuale, mi fido e rispetto...
Ho sempre pensato che il mio mestiere fosse il risultato di questo tipo di lavoro: ovvero entrare in un progetto con un punto di vista e non fare solo quello che ti si chiede di fare, ma cercare di capire cosa si vuole realizzare, in quale direzione si deve andare.