Vorrei dire qualcosa a Carl Lewis: ho perso ogni rispetto per lui, tutto il rispetto. Il doping è una cosa seria e avanzare dubbi su un atleta mi fa davvero rabbia. Penso che lui voglia solo attirare l'attenzione su di sé perché si non parla più di lui.
Faccio una cosa molto bene, ma il talento non basta. E' il primo insegnamento che mi ha trasmesso il coach. Puoi aver talento, ma se non lavori duramente non diventi un campione.
Ognuno è fatto a modo suo. Magari a qualcuno non piacciono i miei tuberi giamaicani e le crocchette di pollo. E anche le vitamine non servono a tutti: una dieta naturale equilibrata contiene tutte le vitamine necessarie. Sono io che mangio un po' male. Io non do consigli, se non...
Sta diventando più dura, sono più vecchio, ma continuo a mettercela tutta. Vedremo dove riuscirò ad arrivare. Scendere a 9''4 è ancora tra i miei obiettivi. Il mio motto è sempre stato ''tutto è possibile''. Non lo cambio di certo a 27 anni.
È più facile non ricorrere al doping quando sei il migliore? Essere dietro e rincorrereè più dura. E può far cadere in tentazione.
- È una riflessione interessante. Ma il fatto è che come atleta devi sapere quello che vuoi, quanto tempo ci puoi mettere per diventare il migliore. Anch'io ho...
Il mio gesto di esultanza è un passo di danza giamaicano che ho personalizzato. Significa "To the world", dalla Giamaica a tutto il mondo. E' venuto per caso però ha attecchito: ho visto anche dei bambini giapponesi che lo facevano.
Non ho idea di quante calorie giornaliere abbia bisogno. La maggior parte degli atleti non mangia come me, ma la mia dieta prevede tutto ciò che mi pare.
Si può dire che le fanno più paura gli ispettori del fisco che quelli dell'antidoping...
- Be', effettivamente... A parte gli scherzi, non mi fa paura nulla. Sono nato per correre e anche per pagare il giusto di tasse.