Avrei bisogno di un paio d'anni di allenamento specifico per diventare realmente competitivo nel salto in lungo. Io sono uno sprinter. Con il salto non ho feeling e dovrei trovare un coach specializzato, mentre io sono felicissimo di allenarmi con Glen Mills.
Avevo forse 15 anni quando a scuola un bulletto, più grande di me di due o tre anni, mi sfida. Vincere una corsa è un gran vanto. Per molto tempo lo evito, ma alla fine cedo. Tutta la scuola è lì a guardarci. Lui scatta in anticipo e prende un...
Se comincerò ad arrivare secondo continuando a lavorare duro come faccio adesso, vorrà dire che è tempo di fare la valigia. Quando vedrò che non posso più essere il numero uno, lascerò perdere.
Il mio desiderio, quando smetterò con l'atletica, è giocare a calcio da professionista. Anche soltanto per una stagione. Sarebbe meraviglioso.
Cit.
Corriere.it (29 luglio 2013)
Il mio rientro in Giamaica dalle Olimpiadi di Pechino è un'esperienza che non dimenticherò mai. Esco dall'aereo e vedo tutte quelle persone che mi aspettano sotto la pioggia, e invocano il mio nome. C'erano tutti: il primo ministro, il capo dell'opposizione... Tutti. E poi balli e canti... Stupendo.
Quando ho cominciato a correre, il mio coach mi ha fatto una testa così: prima di imparare a vincere devi imparare a perdere. Ho capito con gli anni cosa volesse dire. All'inizio non vincevo una gara. E mi dicevo: sono nel posto sbagliato? Invece imparare a perdere vuol dire imparare...
Il segreto per arrivare a questi risultati è venire qui ed essere rilassati, tranquilli: io volevo fare qualcosa, ero rilassato e tranquillo e l'ho fatto.