Il reggiseno mi opprime. Non vedo l'ora di togliermelo. Quando arrivo a casa mi metto in maglietta e boxer da uomo. Se potessi, uscirei così.
Cit.
Sette, 2 settembre 1998
Solo in teatro mi sento davvero me stessa. Da anni avevo pensato di non fare più niente per il cinema solo che ogni volta che provo ad allontanarmene vengo sempre in qualche modo richiamata.
Se mi fossi chiamata Maria Pizzetti piuttosto che Serena Grandi non sarebbe successo niente. La macchina del fango che si è messa in moto contro di me mi ha colpito perché ero un nome, una persona famosa. Tutto questo è molto triste.
Tinto Brass mi ha chiamata, mi ha fatto un provino molto lungo e molto bello, poi mi ha richiamata e mi ha detto: “La protagonista sarai tu, si chiamerà Miranda. Oggi camminando per la Bassa Padana ho dato un calcio a un sasso e ci ho trovato sotto una foto...
Sono sempre dell'idea che quando hai talento non senti determinate limitazioni che ci sono fuori. Nel senso che quando inizia la scena e ti dicono “Azione”, tu fai quello che c'è scritto nel copione, che hai scelto di fare. Quindi la timidezza e i tuoi fatti personali spariscono del tutto...
Dopo il mio primo film mi trovai sotto casa ai Parioli un Ferrari bianco con un nastro enorme rosa. Io non l'ho accettato. Ovviamente sapevo chi me l'aveva mandatoe, a parte che ero già sposata, non volevo avere nessun tipo di comunicazione con questa persona. Quindi ho fatto di tutto...
Dopo il mio primo film mi trovai sotto casa ai Parioli un Ferrari bianco con un nastro enorme rosa. Io non l'ho accettato. Ovviamente sapevo chi me l'aveva mandatoe, a parte che ero già sposata, non volevo avere nessun tipo di comunicazione con questa persona. Quindi ho fatto di tutto...