Di solito sono precisa: mi chiamano la "napoletana-svizzera". Non faccio aspettare nessuno, mai. Nemmeno l'autista: arrivo sempre prima di lui. Detesto chi posa da diva, soprattutto se non lo è.
Preferisco essere serena. Perché è lo stato d'animo in cui ti accorgi di tutto quello che vivi: adrenalina, ansia, intimità, piacere, dolore. La felicità dura poco e stordisce. Io voglio vivermi tutto fino in fondo.
Noi donne dello spettacolo siamo delle super-privilegiate. Anche come madri: possiamo portarci i figli sul set, lavorare tre giorni la settimana, oppure solo tre ore al giorno. Detto questo, anche noi, come le altre, abbiamo bisogno di lavorare e di pagare il mutuo. Non possiamo permetterci di perdere un treno...
La commedia musicale mi impone di essere sempre in forma e bruciare i grassi in eccesso. Faccio stretching a terra, su un pavimento di legno, per rafforzare la schiena. Vado a correre tutti i giorni e faccio pilates in palestra.
La vera Dubai è il deserto. Quando Enricousciva dal lavoro partivamo in jeep con gli amici e andavamo a dormire in tenda tra le dune, sotto le stelle, in sacco a pelo.
Ho sempre amato i cappelli, forse perché mia madre mi aveva abituato a indossarli. Trovo che diano tono a un abbigliamento semplice. Ne ho di tutti i colori, compresi i Panama che usavo a Dubai, quando andavo a trovare mio maritoche lavorava là, in una banca d'affari.
Non amo mettermi troppe creme in viso e uso poco anche il fondotinta. Sì al mascara, invece, per sottolineare gli occhi. Sto molto attenta ai capelli, perché sono lunghi e devo curarli con impacchi e maschere.