Sono felicissimo di stare al Barca. Non riesco a immaginarmi più felice in un'altra squadra. Non esistono abbastanza soldi per comprare la mia felicità. Mi vedo al Barca per tutta la vita e spero di continuare a donare gioia ai tifosi.
Il mio idolo.E non lo dico così per dire. Io sono bravo dal limite, soprattutto. Ale, anche da più lontano. Colpisce la palla in modo tale che ne escono traiettorie forti, strane. Penso a quella che rifilò allo Zenit. Calcia con un effetto "muy raro", fossi un portiere non saprei...
Di solito, in Brasile erano i più scarsi a giocare in porta. Poi qualcosa è cambiato. Con Taffarel il mondo ha cominciato ad assaggiare la nostra scuola. Ha fatto da apripista. Dida, Julio Cesar e Doni sono "figli" della bontà del suo lavoro di pioniere.