Trovo strana quest'abitudine della stampa americana – che è anche degli Studios – di classificare gli attori per categorie a seconda del loro valore commerciale. Mi fa venire in mente il mercato degli schiavi: "Quanto vale questo schiavo? Lavatelo e portatelo nella mia tenda!".
Pensavo che la cosa peggiore nella vita fosse restare solo. No, non lo è. Ho scoperto invece che la cosa peggiore nella vita è quella di finire con persone che ti fanno sentire veramente solo.
Avevo notato che c'era qualcosa nell'aria perché durante le riprese dell'ultima scena, quella in cui i ragazzi salgono sui banchi per salutare il professore, uno dei camionisti della troupe, uno pieno di tatuaggi, persino sulle palpebre, si era messo a piangere come un vitello. "L'attimo fuggente" è un film che...