Con tutta l'ammirazione e la simpatia che comunque Federer merita (non solo per i suoi risultati ma anche per il suo comportamento dentro e fuori dal campo) mi chiedo come si possa assegnare a Federer un primato "all time" quando non siamo nemmeno sicuri che sia il migliore in questo...
Barry MacKay è stato un campione che non si è mai preso sul serio. Da giocatore dilettante prima, da professionista della troupe Kramer poi, da commentatore per la NBC, da compagno di merende e di bevute fino agli ultimi giorni della sua vita non si è mai negato una battuta,...
Tra le prove dello Slam l'Australian Open è la più difficile da prevedere. La sosta agonistica tra ottobre e gennaio (finale di Davis e i due Masters riguardano pochi tennisti) può determinare variazioni di forma che non tutti sanno assorbire nello stesso modo. In Australia c'è un atmosfera di ambizioni...
Il suo colpo migliore è certamente il dritto che gioca con indifferenza da ogni parte del campo. Al colpo anomalo che dal centro gli permette di aprire il campo sulla destra e quasi sempre sul rovescio dell'avversario (mancini in giro ce ne sono pochi di valore) Federer unisce un lungolinea,...
Il doping è diffuso ad ogni categoria, limitare i controlli solo all'attività di vertice serve a poco. Vorrei vincesse davvero il più forte, ma non sempre è così.
In un libro che ho scritto per Longanesi molti anni fanel citare le persone con cui mi piaceva di più parlare di tennis il primo posto era stato il suo. Se leggete Gianni – avevo scritto – non saprete mai chi ha vinto ma lui vi spiegherà il perché. Gli...
Roberto Lombardi, senza essere stato un campione, rimane una delle figure più importanti nella storia recente del tennis italiano. Ottimo giocatore (finalista ai campionati italiani nel 1976, battuto da Corrado Barazzutti), ha dato poi da tecnico, da giornalista e da commentatore televisivo un grande contributo allo sviluppo non solo didattico...
Non è un giocatore che incanta, non ha il repertorio e la varietà di colpi di Federer, né la caparbia ferocia agonistica e l'esplosività di Nadal ma amministra con ordine e con ammirevole continuità le sue qualità.
Indipendentemente dalle sue qualità tennistiche, forse non sfruttate appieno, era un ragazzo simpatico e brillante e la sua improvvisa scomparsa ha lasciato increduli e sgomenti i suoi molti amici.
Guga ci voleva proprio. Con le gambe di Mats Wilander, la fantasia di Adriano Panatta e l'allegria di Yannick Noah é il personaggio che John McEnroe auspicava per il tennis: "Un soffio d'aria fresca. Una nuova personalità per creare nuove rivalità e fare la differenza in un calendario troppo fitto...