Che coloro che usano il termine "open source" portino più utenti alla nostra comunità è senz'altro un contributo, ma significa che dobbiamo impegnarci ancora di più per portare il problema della libertà all'attenzione di quegli utenti. Dobbiamo dire "è software libero e ti dà libertà!" sempre di più e più...
Combattere i brevetti uno ad uno non eliminerà mai il pericolo dei brevetti software, così come uccidere le zanzare non significa sconfiggere la malaria.
Oggi molte persone passano al software libero per ragioni puramente pratiche. Questa è una buona cosa, di per sé, ma non è tutto quello che dobbiamo fare! Non basta attirare gli utenti verso il software libero: questo è solo il primo passo.
Questa pratica di manipolazione non sarebbe meno pericolosa se fatta utilizzando il termine "software libero". Ma le aziende non sembrano utilizzare il termine "software libero" in questo modo. Probabilmente la sua associazione con l'idealismo lo rende non adatto allo scopo. Il termine "open source" ha così aperto tutte le porte.
Concentrandosi sulla libertà e sulla comunità che si può costruire rimanendo fermi in questa decisione, si riuscirà a trovare la forza per farlo. "Battiti per qualcosa o soccomberai per nulla".
Se si vuole realizzare qualcosa al mondo, l'idealismo non è abbastanza; bisogna scegliere un sistema per raggiungere lo scopo. In altre parole, bisogna essere "pragmatici".
La ragione per cui un buon cittadino non usa questi metodi distruttivi per diventare più ricco è che, se lo facessero tutti, diventeremmo tutti più poveri a causa delle distruzioni reciproche. Questa è etica kantiana, la Regola Aurea: poiché non mi piacciono le conseguenze che risulterebbero se tutti impedissero l'accesso...
Il principale argomento a favore dell'espressione "software open source" è che "software libero" può far sentire a disagio. Ed è vero: parlare di libertà, di problemi etici, di responsabilità così come di convenienza è chiedere di pensare a cose che potrebbero essere ignorate. Questo può causare imbarazzo ed alcune persone...
Spremere denaro dagli utenti di un programma imponendo restrizioni sull'uso è distruttivo perché riduce i modi in cui il programma può essere usato. Questo diminuisce la quantità di ricchezza che l'umanità ricava dal programma. Quando c'è una scelta deliberata di porre restrizioni, le conseguenze dannose sono distruzione deliberata.
Il mio lavoro nel campo del software libero è motivato da un obiettivo idealistico: diffondere libertà e cooperazione. Voglio stimolare la diffusione del software libero, rimpiazzando i programmi proprietari che proibiscono la cooperazione, in modo da rendere la nostra società migliore.
Copiare un programma in tutto o in parte è tanto naturale per un programmatore quanto respirare ed è altrettanto produttivo. Dovrebbe essere altrettanto libero.