Il rapporto con il reale è importante, da noi succede sempre più spesso che a mediarlo sia la politica e che l'informazione finisca per seguire l'onda emotiva.
Negli altri Paesi europei il genere del reportage è molto più coltivato. Penso soprattutto alla Francia, ad Antenne 2, dove va in onda 'Inviato speciale', un programma che nessuno si sognerebbe mai di spegnere.
Lavoro sempre su temi che hanno una densità politica nazionale, magari visti da un posto piccolo piccolo, ma che tendenzialmente riguardano il paese intero, come l'economia o l'immigrazione.
In tv non si parla mai di quello che accade nei Paesi appena entrati a far parte dell'Europa unita, così si avalla una generale ignoranza, mentre ci sarebbe tanto da dire.