Ritornerò in tv quando mi permetteranno di mandare in onda un video di Ella Fitzgerald senza tagliarlo, come è già accaduto. La televisione ignora la buona musica, non la capisce.
Dato che mi hanno gentilmente identificato come uno che ha fatto televisione d'autore, vorrei lanciare la televisione "d'appuntamento". Vorrei che il pubblico si desse appuntamento per vedere il programma, o comunque si considerasse impegnato quella sera.
Oggi la televisione è schiava dell'auditel, dei numeri, ha perso di vista la qualità. Per averla occorrerebbero dirigenti capaci di capire che è meglio avere pochi telespettatori ma di qualità piuttosto che averne molti ma non in grado di apprezzare quel tipo di trasmissione.
Se ho fatto per tanti anni la radio e poi la televisione, e ancora continuo, è perchè mi devo divertire, non lo faccio da professionista ma da dilettante.
"Indietro Tutta" praticamente sfotteva la liturgia e la satira della televisione degli Anni '80 e '90, degli applausi a comando, della ruota della fortuna, dell'Auditel che saliva all'apparire del sedere di una ballerina. Nella televisione successiva a quegli anni non ho visto più vera satira.