Frasi e Citazioni di Poesie Umberto Saba
Poesia di Umberto Saba Questo pane ha il sapore d’un ricordo, mangiato…
Questo pane ha il sapore d'un ricordo,
mangiato in questa povera osteria,
dov'è più abbandonato e ingombro il porto.
E della birra mi godo l'amaro,
seduto del ritorno a mezza via,
in faccia ai monti annuvolati e al faro.
L'anima mia che una sua pena ha vinta,
con occhi nuovi nell'antica sera
guarda una pilota con la moglie...
Poesia di Umberto Saba La notte è scesa e brilla la cometa che ha segn…
La notte è scesa
e brilla la cometa
che ha segnato il cammino.
Sono davanti a Te,
Santo Bambino!
Tu, Re dell'universo,
ci hai insegnato
che tutte le creature sono uguali,
che le distingue solo la bontà,
tesoro immenso,
dato al povero e al ricco.
Gesù, fa' ch'io sia buono,
che in cuore non abbia che dolcezza.
Fa' che il tuo dono
s'accresca in...
Poesia di Umberto Saba Io sono come quella foglia, guarda, sul nudo ra…
Io sono come quella foglia, guarda,
sul nudo ramo, che un prodigio ancora
tiene attaccata.
Negami dunque. Non ne sia rattristata
la bella età che a un'ansia ti colora,
e per me a slanci infantili s'attarda.
Dimmi tu addio, se a me dirlo non riesce.
Morire è nulla; perderti è difficile.
Titolo della poesia
La foglia
Poesia di Umberto Saba La mia fanciulla snella e polposetta è come un …
La mia fanciulla snella e polposetta
è come un arboscello con le poma:
una ne mangi ed un'altra t'alletta.
La mia piccola cara è una bambina.
Teme, se tardi rincasa, legnate,
suo castigo di quando era piccina.
E quando fa quella proibita cosa
si volge, e manda sospettose occhiate,
per veder se la mamma è là nascosta.
La mia...
Poesia di Umberto Saba Mio tenero germoglio, che non amo perché sulla …
Mio tenero germoglio,
che non amo perché sulla mia pianta
sei rifiorita, ma perché sei tanto
debole e amore ti ha concesso a me;
o mia figliola, tu non sei dei sogni
miei la speranza; e non più che per ogni
altro germoglio è il mio amore per te.
La mia vita mia cara
bambina,
è l'erta solitaria, l'erta...
Poesia di Umberto Saba Quand’eri giovinetta pungevi come una mora di m…
Quand'eri
giovinetta pungevi
come una mora di macchia. Anche il piede
t'era un'arma, o selvaggia.
Eri difficile a prendere.
Ancora
giovane, ancora
sei bella. I segni
degli anni, quelli del dolore, legano
l'anime nostre, una ne fanno. E dietro
i capelli nerissimi che avvolgo
alle mie dita, più non temo il piccolo
bianco puntuto orecchio demoniaco.
Titolo della poesia
Donna
Poesia di Umberto Saba Paolina, dolce Paolina, raggio di sole entrato …
Paolina, dolce
Paolina,
raggio di sole entrato nella mia
vita improvviso;
chi sei, che appena ti conosco e tremo
se mi sei presso? tu a cui ieri ancora
"Il suo nome - chiedevo - signorina?";
e tu alzando su me gli occhi di sogno
rispondevi: "Paolina".
Paolina, frutto
natio,
fatta di cose le più aeree e insieme
le più terrene,
nata ove solo...
Poesia di Umberto Saba Il poeta ha le sue giornate contate, come tutti…
Il poeta ha le sue giornate
contate,
come tutti gli uomini;ma quanto,
quanto variate!
L'ore del giorno e le quattro stagioni,
un po' meno di sole o più di vento,
sono lo svago e l'accompagnamento
sempre diverso per le sue passioni
sempre le stesse;ed il tempo che fa
quando si leva, è il grande avvenimento
del giorno, la sua gioia...
Poesia di Umberto Saba Sai un’ora del giorno che più bella sia della s…
Sai un'ora del giorno che più bella
sia della sera? tanto
più bella e meno amata? È quella
che di poco i suoi sacri ozi precede;
l'ora che intensa è l'opera, e si vede
la gente mareggiare nelle strade;
sulle mole quadrate delle case
una luna sfumata, una che appena
discerni nell'aria serena.
È l'ora che lasciavi la campagna
per...
Poesia di Umberto Saba È bene ritrovare in noi gli amori perduti, conc…
È bene ritrovare in noi gli amori
perduti, conciliare in noi l'offesa;
ma se la vita all'interno ti pesa
tu la porti al di fuori.
Spalanchi le finestre o scendi tu
tra la folla: vedrai che basta poco
a rallegrarti: un animale, un gioco
o, vestito di blu,
un garzone con una carriola,
che a gran voce si tien...
Poesia di Umberto Saba Mi sono messo a giacere sotto le stelle, una di…
Mi sono messo a giacere
sotto le stelle,
una di quelle
notti che fanno dell'insonnia tetra
un religioso piacere.
Il mio guanciale è una pietra.
Siede, a due passi, un cane.
Siede immobile e guarda
sempre un punto, lontano.
Sembra quasi che pensi,
che sia degno di un rito,
che nel suo corpo passino i silenzi
dell'infinito.
Di sotto un cielo così turchino,
di...
Poesia di Umberto Saba Maria ti guarda con gli occhi un poco come Vene…
Maria ti guarda con gli occhi un poco
come Venere loschi.
Cielo par che s'infoschi
quello sguardo, il suo accento è quasi roco.
Non è bella, né in donna ha quei gentili
atti, cari agli umani;
belle ha solo le mani,
mani da baci, mani signorili.
Dove veste, sue vesti son richiami
per il maschio, un'asprezza
strana di tinte. È...