venerdì, Gennaio 31, 2025
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Frasi e Citazioni di Poesie Umberto Saba

Poesia di Umberto Saba Di corsa usciti a mezzo il campo, date prima il…

Di corsa usciti a mezzo il campo, date prima il saluto alle tribune. Poi, quello che nasce poi, che all'altra parte rivolgete, a quella che più nera si accalca, non è cosa da dirsi, non è cosa ch'abbia un nome. Il portiere su e giù cammina come sentinella. Il pericolo lontano è ancora. Ma se in un nembo s'avvicina,...

Poesia di Umberto Saba Falce martello e la stella d’Italia ornano nuov…

Falce martello e la stella d'Italia ornano nuovi la sala. Ma quanto dolore per quel segno su quel muro! Esce, sorretto dalle grucce, il Prologo. Saluta al pugno; dice sue parole perché le donne ridano e i fanciulli che affollano la povera platea. Dice, timido ancora, dell'idea che gli animi affratella; chiude: "E adesso faccio come i tedeschi: mi...

Poesia di Umberto Saba Il portiere caduto alla difesa ultima vana, con…

Il portiere caduto alla difesa ultima vana, contro terra cela la faccia, a non veder l'amara luce. Il compagno in ginocchio che l'induce con parole e con mano, a rilevarsi, scopre pieni di lacrime i suoi occhi. La folla - unita ebrezza - par trabocchi nel campo. Intorno al vincitore stanno, al suo collo si gettano i fratelli. Pochi...

Poesia di Umberto Saba Nella mia giovinezza ho navigato lungo le coste…

Nella mia giovinezza ho navigato lungo le coste dalmate. Isolotti a fior d'onda emergevano, ove raro un uccello sostava intento a prede, coperti d'alghe, scivolosi, al sole belli come smeraldi. Quando l'alta marea e la notte li annullava, vele sottovento sbandavano più al largo, per fuggirne l'insidia. Oggi il mio regno è quella terra di nessuno. Il porto accende ad...

Poesia di Umberto Saba Ho attraversato tutta la città. Poi ho salita u…

Ho attraversato tutta la città. Poi ho salita un'erta, popolosa in principio, in là deserta, chiusa da un muricciolo: un cantuccio in cui solo siedo; e mi pare che dove esso termina termini la città. Trieste ha una scontrosa grazia. Se piace, è come un ragazzaccio aspro e vorace, con gli occhi azzurri e mani troppo grandi per regalare un fiore; come...

Poesia di Umberto Saba Spesso, per ritornare alla mia casa prendo un’o…

Spesso, per ritornare alla mia casa prendo un'oscura via di città vecchia. Giallo in qualche pozzanghera si specchia qualche fanale, e affollata è la strada. Qui tra la gente che viene che va dall'osteria alla casa o al lupanare, dove son merci ed uomini il detrito di un gran porto di mare, io ritrovo, passando, l'infinito nell'umiltà. Qui prostituta e...

Poesia di Umberto Saba Non dormo. Vedo una strada, un boschetto, che s…

Non dormo. Vedo una strada, un boschetto, che sul mio cuore come un'ansia preme; dove si andava, per star soli e insieme, io e un altro ragazzetto. Era la Pasqua; i riti lunghi e strani dei vecchi. E se non mi volesse bene pensavo e non venisse più domani? E domani non venne. Fu un dolore, uno spasimo...

Poesia di Umberto Saba Fu nelle vie di questo Borgo che nuova cosa m’a…

Fu nelle vie di questo Borgo che nuova cosa m'avvenne. Fu come un vano sospiro il desiderio improvviso d'uscire di me stesso, di vivere la vita di tutti, d'essere come tutti gli uomini di tutti i giorni. Non ebbi io mai sì grande gioia, né averla dalla vita spero. Vent'anni avevo quella volta, ed ero malato. Per le nuove strade del Borgo il desiderio vano come...

Poesia di Umberto Saba Eran le sei del pomeriggio, un giorno chiaro fe…

Eran le sei del pomeriggio, un giorno chiaro festivo. Dietro al Faro, in quelle parti ove s'ode beatamente il suono d'una squilla, la voce d'un fanciullo che gioca in pace intorno alle carcasse di vecchie navi, presso all'ampio mare solo seduto; io giunsi, se non erro, a un culmine del mio dolore umano. Tra i sassi che prendevo...

Poesia di Umberto Saba Malinconia la vita mia struggi terribilmente; e…

Malinconia la vita mia struggi terribilmente; e non v'è al mondo, non c'è al mondo niente che mi divaghi. Niente, o una sola casa. Figliola, quella per me saresti. S'apre una porta; in tue succinte vesti entri, e mi smaghi. Piccola tanto, fugace incanto di primavera. I biondi riccioli molti nel berretto ascondi, altri ne ostenti. Ma giovinezza, torbida ebbrezza, passa, passa l'amore. Restan sì tristi nel dolente...

Poesia di Umberto Saba La mia bambina con la palla in mano, con gli oc…

La mia bambina con la palla in mano, con gli occhi grandi colore del cielo e dell'estiva vesticciola: "Babbo - mi disse - voglio uscire oggi con te" Ed io pensavo: Di tante parvenze che s'ammirano al mondo, io ben so a quali posso la mia bambina assomigliare. Certo alla schiuma, alla marina schiuma che sull'onde biancheggia, a...

Poesia di Umberto Saba Sotto gli alberi spogli del viale degli svaghi …

Sotto gli alberi spogli del viale degli svaghi offri invano il suo zampillo. Ma è venuta l'estate, altro le accade. È cara a tutti, al vecchio curvo come al giovane che il suo corpo modella nel segno sotto cui nacque, severo. Il passante che segue di un pensiero arido i fili e la scopre, devia verso una gioia...