E come potevamo noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
Titolo della poesia
Alle...
Finita è la notte e la luna
si scioglie lenta nel sereno,
tramonta nei canali.
È così vivo settembre in questa terra
di pianura, i prati sono verdi
come nelle valli del sud a primavera.
Ho lasciato i compagni,
ho nascosto il cuore dentro le vecchi mura,
per restare solo a ricordarti.
Come sei più lontana della luna,
ora che...
Città d'isola
sommersa nel mio cuore,
ecco discendo nell'antica luce
delle maree, presso sepolcri
in riva d'acque
che una letizia scioglie
d'alberi sognati.
Titolo della poesia
Nell'antica luce delle maree
Tu già mi vuoi. Sul tuo viso livido
le spirali delle pupille sadiche
scavano, nell'attimo d'un brivido,
distanze amare come amare radiche.
Fermati un poco sulla buia rampa,
l'ultima ch'ascende al labirinto,
c'è sole ancora dentro la mia lampa
se pure l'ombra è imagine di vinto.
Titolo della poesia
Silenziosa
Ti trovo nei felici approdi,
della notte consorte,
ora dissepolta
quasi tepore d'una nuova gioia,
grazia amara del viver senza foce.
Vergini strade oscillano
fresche di fiumi in sonno:
E ancora sono il prodigo che ascolta
dal silenzio il suo nome
quando chiamano i morti.
Ed è morte
uno spazio nel cuore.
Titolo della poesia
Fresche di fiumi in sonno
Venisti con passi di sogno nel giardino
dove coloravo i miei pallidi poemi
ne l'ore taciturne del mattino.
Così: smorta come il fiore di zagara,
le mie mani non osarono toccarti.
La strada t'aveva dato il passo zingaresco,
l'occhio, vivo come i cieli de l'agosto
il sole, un tono acceso di moresco
sul marmo de la carne: un...
Strade di lumache e di pungoli d'agave;
di cipressi che fitte ne le gore
hanno l'ombre e ferme come schiave,
di felci e di muschi dalle vizze spore;
come serenatrice, eremi montani,
mi date in sintesi la morte:
l'oggi impietrato senza alcun domani
col sogno suo a radiche contorte.
Titolo della poesia
Eremi
Cheta l'anima com'olio di lampa
sogna i rivoletti di fiori oltremarini
sui muri del tuo orto la vampa
di primule ch'arde la nuvola dei biancospini.
Marta, sorella amara, sì lieve è l'incanto
che basta un tintinnio di piccolo sonaglio,
un respiro d'ape perché torni il pianto
a battere il mio cuore come un maglio.
Tu prega presso il...