domenica, Dicembre 22, 2024
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Frasi e Citazioni di Poesie Salvatore Quasimodo

Poesia di Salvatore Quasimodo Ho tutta l’anima incrinata di brividi di stelle…

Ho tutta l'anima incrinata di brividi di stelle. Trillano ancora dei grilli lungo i lembi verderame dei fossati polverosi, e dai pantani melmosi scoppiano cori lontani di rane arrochite. Il silenzio intorno a quel pino bagnato d'ombra, che ogni sera al vespro china mesto il capo, dopo aver sorriso a l'ultima vampata...

Poesia di Salvatore Quasimodo Camminano angeli, muti con me; non hanno respir…

Camminano angeli, muti con me; non hanno respiro le cose; in pietra mutata ogni voce, silenzio di cieli sepolti. Titolo della poesia Alla notte

Poesia di Salvatore Quasimodo Quando le lucciole s’accendono sui cristalli va…

Quando le lucciole s'accendono sui cristalli vaporosi dei castelli incantati, e le canzoni del sonno hanno cadenze di stelle, si sveglia una fata ch'ha una campanuccia d'oro legata ai capelli con due raggi di luna. Il tuo nome, trilla sommesso quando la fata scioglie le sue trecce. Titolo della poesia Culla che dondola

Poesia di Salvatore Quasimodo Non dimenticare che vivi in mezzo agli animali …

Non dimenticare che vivi in mezzo agli animali i cavalli i gatti i topi di fogna bruni cometa donna di Salomone tremendo campo a bandiere spiegate, non dimenticare il cane dalla lingua e la coda d'armonie dell'irreale né il ramarro il merlo l'usignolo la vipera il fuco. O ti piace pensare che vivi fra uomini puri e...

Poesia di Salvatore Quasimodo Zone rotanti d’esile metallo, in mimetismo d’al…

Zone rotanti d'esile metallo, in mimetismo d'albe boreali, vibrano intorno a un centro fisso e giallo: cerchi sonanti in onde sinfoniali. Un'aquila trascende il vivo spazio, bianca come la calce che fermenta verso l'immoto globo di topazio fra le anella che girano in tormenta. Aspro t'è il sonno e s'agita il sofisma, Erode Antipa, che aguzzò l'incesto nell'attimo che storce...

Poesia di Salvatore Quasimodo Facce spettrali di lune, sorgenti silenti sull’…

Facce spettrali di lune, sorgenti silenti sull'ali impalpabili. Riverberi di stelle opaline come lampadine infinite nel cielo di pece. Goccioline di pioggia stillanti come tanti smeraldi su scheletri arborei, giganti nodosi e contorti, come morti, nello spasimo infinito sull'aspro cammino del dolore. Riverberi di vespro sanguinolenti come carne macellata da poco. Roco lamento di fronde ingiallite e cadenti, marcite nella mota non sazia di pasto. Impasto d'ombra verdastra e di fango sul cànlice de' prati pallenti e morenti. Titolo...

Poesia di Salvatore Quasimodo L’acqua delle fontane con murmure liturgico si …

L'acqua delle fontane con murmure liturgico si piega in ginocchio sul limite marmoreo; l'obelisco brilla con la luna in cima, nell'azzurro claustrale, come un ostensorio. Serena notte, taciturnamente una stella salutò Iddio nel firmamento: vana la sua, vana la mia parabola. Tre giorni di digiuno, sgranati lungo i muri umidi e vischiosi, godendo il lezzo rancido di grasse cucine casalinghe, sul...

Poesia di Salvatore Quasimodo Dove gli alberi ancora abbandonata più fanno la…

Dove gli alberi ancora abbandonata più fanno la sera, come indolente è svanito l'ultimo tuo passo che appare appena il fiore sui tigli e insiste alla sua sorte. Una ragione cerchi agli affetti, provi il silenzio nella tua vita. Altra ventura a me rivela il tempo specchiato. Addolora come la morte, bellezza ormai in altri volti fulminea. Perduto ho ogni cosa innocente, anche...

Poesia di Salvatore Quasimodo Se mi desti t’ascolto, e ogni pausa è cielo in …

Se mi desti t'ascolto, e ogni pausa è cielo in cui mi perdo, serenità d'alberi a chiaro della notte.

Poesia di Salvatore Quasimodo Grumi pensili di sangue sul lacero velluto verd…

Grumi pensili di sangue sul lacero velluto verdognolo. Oh le ferite dei prati! La primavera respirando voluttuosamente l'aria soave, ha rotte le vene del suo seno turgido. Un fiotto di vento con le labbra avide; un bacio! E le primule sanguigne galleggiano su l'onde filamentose e senza spuma. Titolo della poesia Primule

Poesia di Salvatore Quasimodo Dilagare su la rude, tiepida fronte di un monte…

Dilagare su la rude, tiepida fronte di un monte non ancora incipriato, dopo che il tramonto ha già lavato il sangue diaspro de le sue ferite enormi! Sentirsi baciati da le prime boccate voluttuose d'aromi che le ventose carnose de la sera fiottano per l'aria, quando, tra un olivastro cipresseto sonnacchioso...

Poesia di Salvatore Quasimodo Una sera: nebbia, vento, mi pensai solo: io e i…

Una sera: nebbia, vento, mi pensai solo: io e il buio. Né donne; e quella che sola poteva donarmi senza prendere che altro silenzio, era già senza viso come ogni cosa ch'è morta e non si può ricomporre. Lontana la casa, ogni casa che ha lumi di veglia e spole che picchiano all'alba quadrelli di rozzi tinelli. Da allora ascolto canzoni di ultima...