Roberto Vecchioni è un amante tradito, per questo ha detto quella frase: il suo è un appello d'amore non un atto d'accusa nei confronti della Sicilia. In Sicilia il bello c'è, la Sicilia è bellissima. Certo, Vecchioni poteva evitare di generalizzare ma sono convinto che lui si sia già pentito...
A diciotto anni, dopo la maturità classica, con un amico andammo a vedere il ritorno di Trieste all'Italia: 26 ottobre 1954, la grande piazza sul mare gremita. Quando arrivarono i bersaglieri tutti scoppiarono a piangere. Poi a Milano, al teatro Manzoni, dove recitava un'attrice molto giovane e molto bella: Monica...
Devo ringraziare Silvio Berlusconi che è stato un uomo di grandissima sensibilità, in quanto ha perfettamente capito il mio stato d'animo: chi lo dipinge come un duro spietato, dice una bugia, lui è una persona umanissima, che capisce tutto.
Conobbi Mike Bongiorno con Settevoci. Mike mi mandò a chiamare: "Sei bravo, hai futuro. Per questo tu e io dobbiamo cominciare a sfotterci". Non capivo. Mi spiegò: "Agli italiani queste cose, i dualismi, piacciono. Diventeremo il Coppi e il Bartali della tv". Con il tempo siamo diventati amici fraterni. Andavo...
Dopo aver lasciatoBerlusconi mi ritirai in eremitaggio nella mia casa di Morlupo. Passavo la giornata accanto a un telefono verde che non suonava mai. Il primo novembre Biagio Agnes andò al cimitero al paese natale, Serino. Fu affrontato da una vecchietta: "Avite a fa' turna' a Pippo Baudo". "Se no?"....
Sono stato un anno e mezzo senza lavorare. Aspettavo la chiamata della Rai. Ma Biagio Agnes era molto incazzato con me. Ho fatto intervenire anche amici comuni.
La tv è poco curata. La qualità è scadente. Funziona di più mettere dicei persone dentro una casa davanti a venti telecamere fisse e vedere cosa succede. Oppure fare esplodere la quizzomania, quattro domande idiote che fanno sentire intelligenti le persone a casa.
Conobbi Mina alla Sei Giorni di ciclismo, al Vigorelli di Milano. Conducevo il varietà che si alternava alle corse, ma i tifosi erano lì per Adorni e Gimondi: pure Mina fu fischiata senza pietà. L'unico a essere applaudito fu un giovane imitatore che sfotteva i cantanti: Alighiero Noschese.
Quando conobbi Al Bano stavo cenando al Dollaro, un ristorante milanese che costava 660 lire, l'equivalente di un dollaro appunto. Invece degli spaghetti, il cameriere portò una chitarra e cominciò a cantare. "Che voce!", pensai. Di giorno Al Bano lavorava alla Breda, la sera ai tavoli. Gli dissi di venire...
Da giovane andai con Renzo Arbore e altri pellegrini di Foggia da Padre Pio. Ci trattò malissimo. Renzo chiese se nella vita avrebbe dovuto fare l'artista o l'avvocato. Rispose: "Facisse cchi vvole!". Poi puntò il dito contro di me e domandò: “Vuie state accà pe' fede o pe' curiosità?”. Fui...
Viale Mazzini è una specie di carcere. Tante celle che si affacciano su lunghi corridoi. Quando ero in disgrazia nessuno usciva dalle celle a salutarmi. Adesso corrono fuori tutti festanti a darmi il benvenuto. L'audience influisce anche sulle amicizie.