Possiedo la saggezza di colui che una volta è caduto; quando mi si dice che un funambolo s'è sfracellato al suolo rispondo: "Ha avuto ciò che si meritava".
È vero che la gente spesso mi ritiene un maniaco dei dettagli, ma d'altra parte se prima di salire su quel filo non avessi calcolato ogni cosa, sarei stato un pazzo. C'era la mia vita in ballo!
Bisogna battersi contro gli elementi per apprendere che tenersi su un filo è poca cosa, ma restare dritti e ostinati nella nostra follia di vincere i segreti d'una linea è per noi funamboli la forza più preziosa.
Quando i carpentieri in legno iniziano a costruire un ponte, quando i maghi esibiscono una cordicella sul palco, quando i bambini giocano a tiro alla fune e quando i funamboli clandestini installano un cavo, c'è sempre un momento in cui il filo penzola liberamente tra due punti, e sorride.
Chi è fiero della propria paura osa tendere cavi sui precipizi; si lancia all'assalto dei campanili; allontana e unisce le montagne. Ecco il viaggio da fare: alzati quando il filo si mischia alla carta del cielo.
Credo di essere l'unica persona ad avere amato le Twin Towers come persone. Ne ero totalmente innamorato. Ho passato anni a preparare quella traversatae alla fine le conoscevo così bene che per me erano come persone di famiglia. E adesso mi mancano.
Faccio sempre tre ore al giorno di allenamento fisico, di camminate sul filo, ma questo indipendentemente dal fatto che stia preparando una traversata. È l'unica costante delle mie giornate.
Sarebbe bello ricordare alle persone, partendo dai bambini nelle scuole, che se vogliono godersi la vita, devono renderla così come la desiderano, inventando il proprio destino ogni giorno.