Sono un cuoco vero. E organizzo social dinner. È nato tutto casualmente perché dovevo registrare delle video-ricette. Mi hanno detto: "Senti, ma tu sai cucinare? E allora perché non fai delle social dinner? Tu cucini e la gente viene a mangiare e sta con te". Tutto è nato dal fatto...
Nino Formicola è quello che sono. Capita, quando mi chiedono l'autografo, che mi dicano: "Puoi scrivere Gaspare?" E io rispondo di no, perché Gaspare non c'è più. Rimane lì, in un angolo, con Zuzzurro. Non mi metterò mai più il gel sui capelli.
Il mio socio è morto nel 2013 ed io ho continuato a recitare, ma la televisione si è dimenticata di me. Voglio dire a tutti che sono vivo. Non sono morto quando se n'è andato Andrea. Ed è per questo che ho deciso di partire per L'isola.
Ho passato la vita a mettermi il cappello con i campanelli e voglio essere libero di sfottere sia il il re sia il vescovo. Bisogna stare al di sopra degli altri per poter ridere di tutto e di tutti.
La ricchezza se ti ci abitui non ne puoi più fare a meno. è una droga. Quella pura è letale. C'è anche gente che la taglia e fa finta di essere ricco, ma quando lo scoprono sta malissimo. Ci sono poi quelli che la spacciano, non la mettono in bustine...
Il locale Zelig con la sua fucina di nuovi comici può continuare per altri quarant'anni. Il programma tv deve avere la fortuna di cogliere i frutti maturi, tanto maturi che ti cadono tra le braccia. Non sempre accade.
Sono arrabbiato con la vita che mi ha costretto a ricominciare quando meno me l'aspettavo. Ma questa rabbia l'ho trasformata in energia positiva, costruttiva. Deprimersi non serve a niente, se non a farsi ulteriormente del male. Io sono sempre stato ottimista, ho sempre pensato: se ho un momento di sfortuna,...
Il pubblico non è fatto di addetti ai lavori, ha un motore che va a diesel, ma poi ci arriva: capisce se un comico è bravo davvero o se è solo il testo a funzionare.