Da tempo mi occupo di giovani comici. Molti si perdono purtroppo perché non hanno il coraggio di insistere. Oppure perché, come diceva il mio vecchio amico Beppe Recchia: dipende se vuoi passare alla storia. O alla cassa.
Devi fare autocritica, capire quanto c'è di nuovo o di superato, già visto, intuire quello che il pubblico può capire e fare da amplificatore ai suoi pensieri.
Mi sento un debuttante di sessant'anni. Con la morte di Zuzzurrose n'è andato anche Gaspare. Ora sono Nino Formicola e mi rimetto in gioco. Cosa ne sapete se da solo sono bravo?
Oggi per i nuovi comici è più difficile rispetto a un tempo. Quando ho iniziato io c'era molta più selezione, più scrematura prima di andare in onda. Adesso invece la selezione la fa il pubblico: puoi diventare subito noto, però rischi di non restarlo, perché non hai una base consolidata....
Tengo un corso alla scuola di teatro Quelli di Grock, dove però non insegno come si fa a fare il comico, ma come si fa il mestiere del comico, che è diverso. Non si può insegnare a qualcuno come far ridere, ma si può spiegare tutto il lavoro che ci...
Mi manca tutto di Andrea. Mi ricordo però di quando l'ho visto emozionarsi, o per lo meno… l'ha lasciato trapelare: è successo quando siamo stati richiamati a partecipare alla trasmissione Zelig, dopo anni che non apparivamo più in TV. Durante la prima puntata, appena Claudio Bisio ci ha annunciato, il...