A 22 anni ero un giovane designer industriale molto appassionato di sport. Mi sono iscritto a una palestra di Cesena e mi sono accorto che al suo interno c'erano solo attrezzi di base. Pesi, panche e poco più. Ho subito intravisto l'opportunità di creare qualcosa di inedito, di innovare disegnando...
Il mio sogno nel cassetto era quello di diventare stilista. Scrissi persino a Giorgio Armani per avere un appuntamento. Non mi rispose. Mi gettai anima e corpo nella mia impresa proprio a causa di quel rifiuto.